Nasce un nuovo modo di “essere cittadini”, più consapevoli e partecipativi, in grado di influenzare i trend e le scelte dei “grandi” (politici, istituzioni, imprese e media tradizionali). I nuovi media a disposizione permettono loro di far sentire le proprie istanze, di unirsi tra categorie e comunità, determinare i cambiamenti nella società attraverso scelte di consumo responsabili e comportamenti etici.

lunedì 27 gennaio 2014

Diversamente abili

Affronto l’annosa questione dei diritti dei disabili, tema sensibile e indicativo di come sono considerati i cittadini di un paese. Porto un’esperienza personale e per l’occasione assumo le vesti di prosumer, ossia cerco di far sì che una mia esigenza personale venga presa in considerazione nella speranza che possa contribuire al miglioramento del servizio offerto alla collettività.
Periodicamente accompagno mia madre presso una struttura sanitaria dove riceve le cure di cui necessita. Avendo difficoltà di deambulazione, il Comune le ha riconosciuto da anni il diritto a un pass disabili per parcheggiare nelle aree di sosta riservate. Fino a poco tempo fa, chi possedeva il pass disabili poteva lasciare l’automobile nel piazzale interno della struttura in questione e raggiungere facilmente gli ambulatori. Recentemente la portineria ha fatto sapere che sono cambiate le disposizioni interne: non è più possibile sostare in quel luogo, ma bisogna recarsi presso il nuovo parcheggio interrato, distante circa 300 metri. Insomma, un bel pezzo di strada in più.

Dal momento che il piazzale risultava comunque occupato da veicoli di vario genere, ho chiesto chiarimenti, e mi è stato detto che solo gli amputati potevano godere di questo “privilegio”. La cosa mi ha ulteriormente incuriosito, ma la questione sollevata non trovava risposta univoca: secondo alcune voci nessuno poteva parcheggiare, per altri erano intervenuti i vigili del fuoco, altri ancora sostenevano che i nuovi parcheggi sotterranei erano a pagamento per tutti, disabili inclusi, e infine, sul sito dell’ente resta scritto che “il parcheggio nel piazzale può essere utilizzato da utenti con difficoltà deambulatorie che facciano espressa richiesta*”. Per chiarimenti mi sono rivolto all’Ufficio relazioni con il pubblico, scrivendo una segnalazione e dopo circa due mesi ho ottenuto una risposta scritta: l’azienda ha predisposto presso il parcheggio sotterraneo due posti riservati alle persone con disabilità (due!) ubicati al piano – 1 (meno uno!) cui è possibile accedere gratuitamente mostrando in portineria il pass disabili.
Va precisato che la struttura in questione è “un ente pubblico le cui finalità si realizzano nell’assistenza sociale, in particolare per accogliere anziani ultra sessantacinquenni totalmente o parzialmente non autosufficienti, invalidi e malati incurabili”. Dispone di circa 500 posti letto e non ho idea di quante centinaia di persone frequentino giornalmente i suoi ambulatori.
Che dire? L’Ikea offre molti posti in più, nonostante non si occupi di persone affette da problemi di deambulazione.
La lettere dell’ufficio relazioni con il pubblico termina con questa frase: "Certi di aver fornito un esaustiva risposta alla Sua richiesta, Le porgiamo i nostri migliori saluti”.

* Ho provato ha telefonare e la nuova versione è che i disabili non accompagnati possono parcheggiare nel piazzale, quelli accompagnati invece possono scendere nel piazzale e al conducente/accompagantore è richiesto di parcheggiare nello spazio riservato (a quanto pare i posti sono 4) all'interno del parcheggio sotterraneo.

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